Figlio primogenito di
Carlo Alberto, subentrò al padre quando abdicò all'indomani della
sconfitta di Novara (1849). Sotto il suo regno, grazie alla sapienza politica di Cavour e alla capacità militare carismatica di Garibaldi, furono realizzate l'unità e l'indipendenza d'Italia. Alla sua morte gli fu dedicato a Roma il gigantesco monumento del
Vittoriano (o altare della patria).
Nelle cifre del plebiscito il numero IVDCCXXIII, con le prime due lettere sormontate da linea orizzontale, sta per 4723 (e così il IVDCCXLVII sta per 4747).