I tedeschi in fuga da Roma portarono con sé 14 antifascisti prelevati dal carcere e qui li fucilarono; fra di loro c'era l'ex deputato
Bruno Buozzi.
Nell'elenco originario però ne figuravano solo 13: mancava il nome dell'ungherese
Gabor Adler, inviato a Roma dallo spionaggio militare britannico sotto la falsa identità del capitano John Armstrong; solo tarde testimonianze hanno permesso di identificare questa quattordicesima vittima, che è indicata nella seconda lapide.