Ufficiale medico, dopo l'8 settembre partecipò ai
combattimenti di Porta S.Paolo, quando, all'indomani dell'armistizio fra Italia e Alleati, l'esercito tedesco ebbe l'ordine di impadronirsi di Roma. Aderì poi al Fronte militare clandestino di
Montezemolo organizzando i militari sbandati a nord di Roma (Concentramento di
Monte Soratte). Partecipò a sabotaggi contro i tedeschi continuando a svolgere l'attività sanitaria; una spia lo fece catturare, mentre andava ad assistere un ferito. Arrestato, fu torturato e poi finì nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine all'indomani dell'attentato di via Rasella. Gli è stata conferita la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.