La frase fu pronunciata da Mussolini all'indomani delle
sanzioni economiche applicate all'Italia dalla Società delle Nazioni per l'aggressione all'Etiopia (ottobre 1935); divenne un motto scritto ovunque su pareti di case, inciso su medaglie; fu anche titolo di una canzone-inno musicata per l'occasione da
E.A.Mario. Stessa scritta si può leggere in via Garibaldi 75 (vedi
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