Figlio primogenito di
Carlo Alberto, subentrò al padre quando abdicò all'indomani della
sconfitta di Novara (1849). Sotto il suo regno, grazie alla sapienza politica di Cavour e alla capacità militare carismatica di Garibaldi, furono realizzate l'unità e l'indipendenza d'Italia. Alla sua morte gli fu dedicato a Roma il gigantesco monumento del
Vittoriano (o altare della patria).
Lodevole l'intento didascalico di chi ha redatto queste biografie "viarie" a Ronciglione; peccato che qui alle righe 13-14 ci sia una sgradevole sovrabbondanza (DI CUI…/… NE).