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Nome e Cognome Pene per traditori
Dove si trova piazza Duomo (portico) - Nepi, VT
Categoria varia
Segnalato da Sandro Vallocchia
La pena per chi infrangesse il patto sociale era l'estromissione da ogni carica ed onore e l'espulsione dalla comunità; vi si aggiungeva una maledizione: finire all'Inferno assieme a Giuda, Caifa e Pilato, maledizione simile a quella che si legge in un'epigrafe di Viterbo; inoltre era contemplata una gogna umiliante: cavalcare un'asina, di spalle, tenendo in mano la coda dell'animale; il tutto però era superato dalla "turpissima morte" che veniva comminata.
Il GALE/LONEM citato doveva essere Ganelone, cioè Gano di Maganza, il traditore che fece morire il paladino Orlando a Roncisvalle; questo riferimento alla Chanson de Roland fa pensare al frequente transito per Nepi di pellegrini, sulle vie che univano Roma alla Francia, e alla circolazione di questa letteratura per tutta l'Europa.
Anacleto II (Pietro Pierleoni) fu eletto papa nel 1130 in opposizione ad Innocenzo II, quindi fu un antipapa.
Nella trascrizione ho aggiunto in minuscolo e fra parentesi le lettere omesse dalle abbreviazioni; chi vuole meglio controllare l'originale può cliccare l'ingrandimento nel thumbnail.
 
     
 
 
(Testo)

+ ANNO   D(omi)NI   MILL(esimo)CXXXI
TEMPORIB(us)   ANACLETI   II   P(a)P(ae)
MEN(se) IUL(ii) INDIC(tione) VIIII NEPESINII
MILITES   NEC NON   ET   CONSULES
FIRMAVERUNT   SACRAMENTO   UT   SI
Q(ui)S HO(rum) N(ost)RAM VU(l)T FRANGERE SOCIE
TATEM DE O(mn)I   HONORE ATQ(ue) DIGNITATE
D(e)O VOLENTE CU(m) SUIS SEQUACIB(us) SIT EIE
CTUS ET INSUP(er) CU(m) IUDA ET CAYPHA AT
Q(ue) PYLATO HABEAT   PORTIONEM   ITEM
TURPISSIMA(m) SUSTINEAT MORTE(m) UT GALE
LONEM   Q(ui)   SUOS TRADIDIT SOCIOS   ET
NON EIUS SIT MEMORIA SED IN ASELLA
RETRORSU(m) SEDEAT ET CAUDA(m) IN MANU T(e)NE(at)


foto Vallocchia
 
 
     
 
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