Ibla è prima di tutto un toponimo: in Mesopotamia fra III e II millennio a.C. fiorì una città con questo nome e i
Siculi, antichissima popolazione della Trinacria, così battezzarono diverse località nel sudest dell'isola. In queste righe viene chiamata Ibla anche la divinità principale dei Siculi, una figura di Grande Madre, da cui si afferma sia derivata la Venere Ericina, molto venerata nella Sicilia occidentale.
Ignoro chi sia l'estensore di questa epigrafe, autore di
altre, celebrative della città, nello stesso stile antiquario; forse è un nipote (o comunque un parente) dell'omonimo
Salvatore Minardo (Modica, Rg 1878-1914), insegnante e appassionato di archeologia, autore di
Modica antica, edito postumo nel 1952.