Autista, aderì al partito comunista clandestino e dopo il 1943 militò nei GAP dell'Ottava zona romana (Torpignattara, Quadraro, Centocelle). Arrestato in seguito ad una spiata assieme al compagno
Camisotti, finì nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine all'indomani dell'attentato di via Rasella.
Questa è una delle tante vittime della repressione nazista di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso.