Operaio asfaltista, aderente al Partito Comunista clandestino, nella Resistenza militò nelle brigate Garibaldi; arrestato dalle SS tedesche assieme al compagno
Angelini, venne torturato in via Tasso e finì nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine all'indomani dell'attentato di via Rasella.
Questa è una delle tante vittime della repressione nazista di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso.