Monsignor Carlo Tommaso Odescalchi, parente ed elemosiniere di
Innocenzo XI, fra il 1684 e il 1689 fece costruire un grande edificio destinato ad ospitare ed istruire ad attività artigianali ragazze e ragazzi poveri; nel 1693 papa
Innocenzo XII vi istituì l'Ospizio Apostolico di S.Michele dei poveri inabili;
Clemente XI fece ampliare l'edificio per destinarne parte all'accoglienza dei vecchi mendicanti e parte a carcere minorile;
Clemente XII vi aggiunse una sezione femminile. Col tempo le funzioni assistenziali lasciarono quelle pareti e tutto il complesso andò in abbandono, conservando solo la destinazione a reclusorio, fino al 1938. Nel 1969 l'intera area fu acquisita dallo Stato, poi restaurata e infine adibita ad uffici del Ministero Beni Culturali.