Meccanico, socialista, dopo l'Armistizio aderì alla Resistenza militando nelle brigate Matteotti. In seguito a delazione venne arrestato. Caricato su un camion da truppe tedesche in fuga da Roma, venne fucilato
alla Storta assieme ad altri 13 compagni.
La targa è accolta in archivio perché l'edificio non ospita più un circolo del PSI, altrimenti sarebbe diverso il disegno del
simbolo: dai tempi del segretario Craxi al libro con falce e martello si è aggiunto -e in dimensione dominante- il garofano (1978), che ha poi estromesso la vecchia icona (1987). Successivamente la simbologia è stata trascinata nella disgregazione e declino di questo storico partito.