Giurista, scrisse la
Glossa magistralis (o
Glossa Perpetua), una raccolta del sapere giuridico della scuola bolognese nell'interpretazione ed applicazione del
Corpus Iuris Civilis di Giustiniano; l'opera ebbe grande diffusione ed autorità in tutta Europa. Insegnò all'università di Bologna, città in cui
è sepolto. È conosciuto anche come Accorso.
Il
sepolcro era destinato a contenere anche le ceneri del
figlio.
I lavori di restauro di questa e delle altre due arche vicine furono diretti dall'architetto
Alfonso Rubbiani.