All'indomani dell'Armistizio il Regio Esercitò costituì un Fronte militare clandestino e ne affidò il comando a
Giuseppe Cordero di Montezemolo; per l'organizzazione ci si avvalse di gruppi che potessero informare gli Alleati sulle operazioni della Wehrmacht. Ad uno di questi gruppi, guidato dal capitano Fabrizio Vassalli, aderì Salvatore Grasso; ma la radio con cui erano trasmesse le informazioni venne intercettata dal controspionaggio tedesco, Vassalli e 4 suoi uomini furono arrestati, poi fucilati a Forte Bravetta il 24/5/1944.