Secondo la tradizione fu il sesto re di Roma (seconda metà VI sec. a.C.); a lui è attribuita la ripartizione censitaria del popolo romano, un rafforzamento e una migliore organizzazione dell'esercito, la costruzione della più antica
cinta muraria.
Poiché mi sembrano ingiustificate un paio di parole della citazione da Tito Livio (terza riga di sinistra, settima di destra), riporto il passo quale risulta in edizione critica: «Censum enim INSTITUIT, rem saluberrimam tanto futuro imperio, ex quo belli pacisque munia non viritim, ut ante, sed pro habitu pecuniarum fierent; tum classes centuriasque ET HUNC ordinem ex censu discripsit».
Questa epigrafe è da associare a quella su
altro ingresso dell'Istituto, in cui viene riportato un passo di Tacito che menziona l'elenco dei tributi dovuti all'Egitto dai popoli ad esso soggetti.