Fu Capitano di Giustizia e Commissario ad Arezzo nel 1570-71.
Della stessa famiglia furono celebri
Piero, ambasciatore di Lorenzo il Magnifico;
Luigi, arcivescovo e cardinale;
Ferrante, giureconsulto e poeta;
Ferdinando, vescovo; l'omonimo
Gino, più noto come colui cui Leopardi dedicò in scherzosa polemica una finta ritrattazione delle sue idee (
La Palinodia).