Da ragazzo raggiunse a Fiume i
legionari di D'Annunzio e partecipò coi fascisti alla
marcia su Roma; organica al Fascismo fu poi tutta la sua attività giornalistica e politica. Nel 1943 aderì alla RSI; uscì indenne dalle epurazioni del dopoguerra e proseguì la sua attività pubblicistica celebrando personaggi di spicco del Ventennio.
La targa è accolta in archivio perché non svolge una pratica funzione toponomastica ma risponde alla volontà autocelebrativa di un'amministrazione della destra nostalgica.